Arzachena (OT), 2016
Un edificio come strumento didattico, in dialogo con il paesaggio in cui è inserito.
Il volume dell’edificio dialoga con il dislivello naturale e la scala del tessuto urbano, diventando parte del paesaggio stesso pur rimanendo riconoscibile.
La scuola è un edificio pubblico e come tale deve riscoprire il suo valore di rappresentanza istituzionale. Allo stesso tempo deve essere un edificio urbano capace di riverberare la sua presenza nel contesto circostante.
La scuola, pur essendo organizzata in un unico volume, mantiene una scala minuta ed in continuità con la scala degli edifici limitrofi, lasciando intravedere il paesaggio circostante.
L’edificio non si vuole allontanare dallo spazio pubblico circostante proteggendosi dietro a recinzioni, ma si attesta direttamente sul marciapiede per confermare la sua presenza istituzionale.
Sotto la pensilina d’ingresso si trova il doppio sistema di accesso che permette la coesistenza tra il Civic Center e la scuola.
Grazie alla morfologia della copertura cerca di trovare un argomento di dialogo con i bambini che possono riconoscere facilmente la loro scuola: l’edificio diviene un’icona facilmente riproducibile in disegni, creando immaginari fantastici che rimarranno nei loro ricordi.
Lo spazio gioco, le cui pareti mobili lo rendono funzionale e fantasioso, è pensato per un uso collettivo ma al contempo è autonomo e personale: all’occorrenza è possibile infatti suddividerlo in spazi più piccoli per attività didattiche specifiche.
Gli spazi aperti sono visibili e accessibili da ogni ambiente della scuola. Questi spazi sono fruibili non solo ai fini ludici ma anche per attività didattiche tramite l’esperienza diretta del mutamento della vegetazione durante lo scorrere delle stagioni.
L’accesso alle aule è mediato da uno spazio caratterizzato da una luce zenitale, dove i bambini possono essere salutati dai genitori e riporre le loro cose negli armadietti. Inoltre le aule sono comodamente fruibili dai bambini e gestibili dalle insegnanti, che possono al contempo occuparsi del singolo e della classe.
L’aula è un ambiente protettivo ampio e luminoso, in relazione diretta con l’esterno, dove il bambino è protagonista attivo del proprio percorso educativo, in uno spazio capace di promuovere le potenzialità e i bisogni dei singoli e del gruppo.

Disegni tecnici
 

Piano terra
Piano interrato

Informazioni
 

Incarico
Concorso di idee
Committente
MIUR - Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Premio
Primo premio
Team
studio wok + Alberto D’Asaro + Luca Borlenghi + Andrea Sala
Collaboratori
Clelia Zurlo
Consulenti
pedagogia: Silvia Palchetti
 
 
 
 

Via Raffaele Parravicini n° 16
20125 Milano

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studio wok architetti associati
Marcello Bondavalli
Nicola Brenna
Carlo Alberto Tagliabue
Collaborazioni

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Scuola dell’infanzia di Arzachena