
studio wok è stato fondato da Marcello Bondavalli, Nicola Brenna e Carlo Alberto Tagliabue.
Dal 2012 focalizziamo la nostra ricerca sull’architettura, il design e il paesaggio ponendo grande attenzione alla qualità dell’abitare.
Partecipiamo a diversi concorsi nazionali e internazionali, grazie ai quali abbiamo ottenuto premi.
I nostri lavori sono stati esposti in mostre significative, tra cui Stanze, altre filosofie dell’abitare durante la XXI Triennale di Milano e Invisible Architecture al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese a Roma.
I nostri progetti sono inoltre raccontati in numerose pubblicazioni come “Wallpaper”, “La Repubblica”, “Abitare”, “AD Germania”, “Elle Decor” e “Living” del Corriere della Sera.
All’attività professionale di progettazione affianchiamo l’impegno accademico e siamo stati invitati a tenere lezioni e workshop in varie università, in Italia e all’estero: Politecnico di Milano,SUN Seconda Università di Napoli, ISCTE-IUL Instituto Universitário de Lisboa e Domus Academy.
Siamo stati inseriti nell’ Architects Directory 2019 di Wallpaper*, la selezione dei 20 studi più promettenti nel panorama mondiale.

Il nostro approccio metodologico e progettuale è artigianale. Per lo sviluppo dei nostri lavori, rileviamo con attenzione le caratteristiche fisiche del luogo di progetto: il paesaggio, i materiali che connotano il territorio di riferimento, la luce, l’atmosfera.
La nostra ricerca della sostenibilità ambientale non è solo legata all’uso di determinati dispositivi tecnici e impiantistici, ma è soprattutto un processo progettuale e costruttivo che considera – e sfrutta – gli aspetti naturali e ambientali specifici di ogni luogo. Prediligiamo l’uso di materiali “naturali”, capaci di avere un’evoluzione nel tempo e in grado di maturare di pari passo con la struttura architettonica che li accoglie.
Nel corso del tempo si sono affiancati diversi collaboratori che ora formano un gruppo coeso e dinamico. Ogni progetto nasce dal confronto delle idee di tutti i componenti dello studio e dall’integrazione delle competenze specifiche dei consulenti che ci affiancano.
Dal 2016 Federica Torri, senior architect
Dal 2018 Claudia Begni, senior architect
Dal 2020 Marzia Colombo e Sara Cefis, architects
Dal 2024 Laura Trobec
A vario titolo hanno collaborato finora con lo studio: Alberto D’Asaro, Marta Pavan, Giulio Spiranelli, Dominika Mucha, Patryk Mrugula, Martin Huba, Benedetta Sciaraffa, Giulia Galimberti, Clelia Zurlo, Mariachiara Vinati, Katarzyna Pawlik, Elena Busoni, Marcella Procaccini, Elena Angeli, Filippo Bernardini, Giulia Procaccini, Francesca Ghiselli, Paolo Manfroni, Pavlo Kukurudz, Noemi Colombo.

Il concetto di habitat, per noi, rimanda alla qualità dell’abitare: pensare, disegnare e costruire condizioni ambientali positive è il nostro fine. E questa ricerca progettuale permea con costanza il nostro lavoro, sia esso da svilupparsi su scala residenziale o urbana. La parola habitat, infatti, deriva dal verbo latino habeo che indicava avere, ma anche abitare. Abitare vuol dire anche creare delle abitudini: e le abitudini sono create dall’interazione con il contesto e permettono di abitare la realtà. Esiste dunque uno stretto rapporto tra noi uomini, la natura dei luoghi e il modo in cui li abitiamo: lo spazio abitato è come un vestito che invece di essere indossato, viene vissuto.